venerdì 21 giugno 2013

Assistenti Anziani: sospendere le decisioni unilaterali della Comunità Montana Grand-Paradis. Perché?

E’ interessante venire a conoscenza da internet che il mio Partito chiede di sospendere le decisioni unilaterali prese dalla Comunità Montana Grand-Paradis in merito agli assistenti anziani senza neanche interpellare, a mero titolo informativo, l'unico Sindaco del Partito Democratico Valle d'Aosta all'interno del Consiglio dei Sindaci.
Fermo restando il fatto che gli atti gestionali sono di competenza dei dirigenti e che tocca giustamente alle organizzazioni sindacali valutarne la correttezza, la politica dovrebbe dare degli indirizzi univoci. Se davvero non si vuole andare verso l’esternalizzazione del servizio anziani è necessario intervenire ulteriormente per limitare i costi, laddove possibile, salvaguardando comunque il livello del servizio.
Nella DGR n. 877 del 17.05.2013 testualmente si legge: “preso atto infine che, nella stessa nota, la Comunità montana richiede all'Amministrazione  regionale di valutare l’erogazione di un ulteriore trasferimento di euro 300.000,00 al fine di dare copertura ai maggiori costi sostenuti per garantire l’erogazione dei servizi per anziani e per persone non autosufficienti impegnandosi, nel contempo, a pianificare un’adeguata razionalizzazione degli stessi al fine di contenere la spesa per gli anni successivi; 
ritenuto pertanto opportuno provvedere alla copertura di tali maggiori oneri, limitatamente  all'anno 2013, per un importo di euro 300.000,00 a valere sul fondo nazionale per le politiche sociali, nelle more della piena applicazione degli standard organizzativi e strutturali previsti dalla deliberazione della Giunta regionale 265/2013 e della definizione di un processo di razionalizzazione del sistema dei servizi per persone anziane e non autosufficienti da parte della Comunità montana Grand Paradis”.
L’intervento una tantum della RAVA ci obbliga a fare dei ragionamenti sul servizio anziani non solo perché il finanziamento era straordinario e solo per il 2013, ma anche perché il riparto agli enti locali è possibile/probabile che subisca ulteriori tagli. Non fare nulla, avrebbe significato che in autunno, in sede di predisposizione del bilancio di previsione 2014/2016, ci saremmo ritrovati nuovamente a discutere di esternalizzazione creando ulteriore malcontento.
Forse, un approccio meno ideologico e più pragmatico alla questione da parte di tutti aiuterebbe ad uscire dall’empasse. E forse un po’ più di comunicazione all'interno dello stesso Partito non guasterebbe.

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