domenica 4 novembre 2012

Una svolta a Rhemes.....


Dopo 16 anni di gestione degli impianti di risalita la Cooperativa Rhemes Impianti a r.l. ha perso il bando d'appalto. Dalla prossima stagione invernale (2012/2013) quindi sarà la neonata Snowmet a gestire il nostro comprensorio sciistico mediante un contratto biennale (eventualmente rinnovabile per altri due anni).

Ovviamente le novità possono anche spaventare e creare comprensibili preoccupazioni tra la popolazione e i dipendenti degli impianti. Ne sono cosciente ed è per questo che vorrei spigare bene i passaggi che ci hanno portato oggi ad avere un nuovo gestore per i nostri impianti di risalita.

Quando abbiamo vinto le elezioni nel 2010, ci siamo presentati alla popolazione con un programma elettorale  (cfr. il punto 4) in cui ipotizzavamo la creazione di una c.d. società in house (cioè una società interamente pubblica) alla quale conferire la gestione degli impianti di risalita e tutte le attività del territorio (snow park, piste di fondo, campi da tennis, campi da calcetto, area sosta camper, ecc..).

Subito dopo il nostro insediamento, però, è entrato in vigore il D.L. 78/2010 che all'art. 14, comma 32, impone ai comuni inferiori a 30 mila abitanti di non costituire nuove società e di porre in liquidazione o di vendere le partecipazioni azionarie per quelle che presentano un bilancio in perdita negli ultimi 3 esercizi: esattamente la situazione in cui si trovava la nostra Cooperativa (come, peraltro, la gran parte delle società di gestione degli impianti di risalita).

Tale repentino cambio di normativa ci ha indotti a modificare la nostra strategia studiando soluzioni alternative e il più possibile condivise con la popolazione.
Ed infatti, l’idea principale in vista della cessione delle quote della società di gestione detenute dal Comune, è stata quella di favorire l’ingresso nella compagine societaria degli operatori della vallata in generale e degli albergatori in particolare per spingerli a gestire, unitamente ai soci lavoratori, il nostro “domaine skiable”.

Di fatto il Comune, anche grazie ai finanziamenti regionali, sta investendo 3,5 milioni di euro per la sostituzione delle attuali sciovie con una moderna seggiovia quadriposto, sobbarcandosi un mutuo di oltre 500 mila euro. E lo fa consapevole che in un periodo di crisi come questo gli investimenti devono servire a rilanciare la nostra economia, non solo dando lavoro alle imprese edili del territorio (come in effetti sta avvenendo)  ma anche incentivando l’imprenditorialità locale nella gestione del nuovo comprensorio.

Per questi motivi, nel corso dei primi mesi di quest’anno mi sono fatto promotore direttamente di una serie di incontri tra gli operatori del nostro comune (il 22 gennaio, il 02 febbraio, l’08 marzo e il 02 maggio) e i soci della Cooperativa Rhemes Impianti al fine di favorire l’ingresso di imprenditori locali nella società di gestione.

Purtroppo questa operazione non ha dato i frutti sperati.

Alcuni operatori hanno ritenuto rischioso lanciarsi in questa avventura (e vista la situazione economica particolarmente difficile, non posso certo biasimarli), mentre altri pur desiderosi di mettersi in gioco e consapevoli che gli impianti di risalita rappresentano il traino economico della nostra vallata erano pronti ad entrare nella Cooperativa investendo direttamente con i propri capitali. Nonostante le riunioni, però, non si è giunti ad una soluzione condivisa: a parole, infatti, tutti si sono dichiarati favorevoli ad una gestione locale (ritenuta la soluzione preferibile) ma coloro che si sono dichiarati disposti a mettersi in gioco hanno ricevuto un trattamento alquanto freddo (per non dire ostile) da parte della Cooperativa.

E’ del tutto evidente che chi investe denaro proprio in una società voglia anche imporre alcune scelte aziendali e voglia poter incidere nella gestione. Situazione non particolarmente gradita ad alcuni soci amministratori della Cooperativa che avrebbero visto così ridurre il loro potere personale.
E’ ovvio che è comodo fare gli imprenditori con i soldi pubblici, avendo la certezza che in caso di perdite è il Comune che ripiana il deficit di bilancio…. Ma i tempi sono cambiati!

Appurata dunque l’impossibilità di trovare una soluzione condivisa tra vecchi gestori e operatori economici, il Comune ha dovuto iniziare l’iter per l’indizione di una gara pubblica d’appalto secondo le seguenti linee di indirizzo:
  1. Necessità di costruire un bando che preveda la gestione sia delle attività invernali (impianti di risalita, snow park e piste di fondo che hanno sempre prodotto perdite societarie) e gestione anche di attività estive (campo da calcio, campi da tennis, area pic nic, area sosta caper e parcheggi a pagamento) per rendere il bando attrattivo. Ed infatti il gestore, che incamera tutti gli incassi delle summenzionate attività, ha tutto l'interesse a migliorare la gestione per aumentare i propri incassi.
  2. Offrire al gestore la possibilità di dare (almeno ad alcuni dipendenti) la continuità lavorativa nell'arco dell’anno. La sola gestione delle attività invernali avrebbe comportano l’assunzione di personale unicamente stagionale.
  3. Individuare un corrispettivo da porre a base d’asta sufficiente a coprire i possibili deficit di bilancio. Come ormai notorio, la gestione di impianti di risalita ha dei costi fissi particolarmente onerosi (personale, energia elettrica e gasolio, manutenzioni) che incidono pesantemente sul bilancio. Compito dell’Amministrazione è stato quello di elaborare (sulla base delle esperienze pregresse) un possibile incasso totale e i probabili costi di gestione prevedendo una somma che consenta il pareggio di bilancio. Tale somma, ipotizzata in 40 mila euro all'anno è stata addirittura elevata a 43 mila euro nel presente bando per favorire il gestore. Nella precedente stagione invernale (2011/2012) è stato indetto un bando annuale di prova la cui base di gara era di 40 mila euro e la Cooperativa (che allora, sicura di vincere, fece un ribasso dello 0,01 %) ha potuto chiudere l’ultimo bilancio in pareggio.
  4. Mantenere i livelli occupazionali attuali con particolare riferimento ai dipendenti residenti nel nostro comune.
  5. Infine, proprio per incentivare il gestore storico, è stato predisposto un bando  “economicamente vantaggioso” contemplando dei punteggi per l’offerta tecnica (70 punti) e dei punteggi sul ribasso a base d’asta (30 punti). Tale scelta, a differenza dei precedenti bandi tutti svoltisi con il criterio del “massimo ribasso”, è stata ritenuta più idonea per tutelare l’amministrazione pubblica (che ha potuto così valutare le offerte tecniche dei concorrenti e non solo il ribasso economico) e l’operatore già presente. Infatti si può ritenere che chi ha gestito l’impianto per circa 16 anni abbia le nozioni e le conoscenze tecniche per presentare una offerta decisamente migliore rispetto ad un nuovo concorrente.
Il risultato è ormai noto.

La gara pubblica ha decretato la vittoria di soggetti esterni (gestori che svolgono la loro attività in Lombardia, nel Varesotto nella Valtellina) a scapito della Cooperativa.

Sono stato accusato dalla minoranza di aver “fatto saltare la Cooperativa”….

Beh la cronistoria che ho riportato sopra dimostra invece inequivocabilmente che l’Amministrazione si è mossa rispettando la legge e coinvolgendo tutti gli operatori in questa scelta. Forse la miopia di qualcuno ha impedito di costruire un soggetto privato unitario con gli operatori del luogo e, come sempre succede, divisi si perde. Come si dice “chi è causa del suo male pianga se stesso”.

Tutto negativo dunque? No, non credo proprio.

Sono anzi convinto del contrario perché l’entusiasmo con il quale i nuovi gestori hanno iniziato questa avventura non potrà che spronare tutti a fare meglio. In pochi giorni sono stati riassunti tutti i dipendenti della Cooperativa garantendo la continuità lavorativa (e questo, ovviamente, era l’obiettivo primario dell’Amministrazione comunale) ed è stato già creato un nuovo sito internet e una pagina Facebook per promuovere il comprensorio: ai primi 50 “mi piace” cliccati 10% di sconto sul biglietto!!

Piccoli segnali che dimostrano come la gestione del nostro “domaine skiable” sia decisamente cambiata. All'Amministrazione comunale ora il compito di vigilare attentamente sull'operato della nuova gestione e alla nuova società SnowMet gli auguri di un proficuo lavoro e di una collaborazione positiva con tutta la comunità.