sabato 13 giugno 2015

Saltare la coda o provare a cambiare?


Torno ancora una volta sulla questione segretario generale che sta così tanto a cuore a molte persone per spiegare la mia scelta.
Intanto stanno circolando cifre che non corrispondono al vero. Il costo del segretario (140 mila euro) è un costo già previsto in bilancio indipendentemente dal fatto che questo si chiami Tizio oppure Caio. Ciò che invece va finanziato è il costo di un dirigente normale che non è di 140 mila euro ma circa 100 mila euro all'anno che si riducono della metà (circa 50 mila euro) visto che va finanziato solo per i prossimi 6 mesi.
Scegliere un segretario comunale dall'apposito albo regionale non è uno sfizio del sindaco ma è previsto dalla normativa come scelta fiduciaria; utilizzare altri soggetti, come è stato fatto negli ultimi anni, è l'eccezione e non la regola!
Si dice che la scelta di un segretario comunale esterno aumenti i costi, ma non si dice che l'attuale struttura comunale ha dei costi eccessivi perché strutturata in modo anomalo.
Dai miei predecessori sono state previste due figure di dirigenti coordinatori, uno per l'area amministrativa e uno per l'area tecnica. Ciò ha permesso di creare dirigenti di prima e di seconda fascia sul modello della Regione. Tale modello però, che può avere un senso per una struttura come la Regione che ha molti dirigenti, diventa un appesantimento per una Pubblica Amministrazione come il comune di Aosta che ha solamente una decina di dirigenti. Inoltre, tale struttura non esiste in nessun comune italiano anche perché il segretario comunale svolge già funzioni di coordinamento sui dirigenti, laddove essi siano presenti (cfr. art. 9, comma 3 della LR 46/1998).
Ma come, non si è richiesto a gran voce e da più parti di snellire la macchina burocratica? e ora che ci si prova non va bene?
Il fatto stesso che già in primavera la precedente giunta abbia dovuto approvare una delibera che impartisse obiettivi per il rispetto del patto di stabilità del 2015 dimostra che la struttura amministrativa presenta problemi di coordinamento al suo interno che devono essere in qualche modo corretti.
Il doppio coordinamento costa circa 40 mila euro l'anno e non ha alcuna giustificazione. La mia intenzione sarebbe proprio quella di eliminare tale anomalia e costruire una struttura piramidale con al vertice il segretario generale che coordina, esattamente come avviene in tutti gli altri comuni italiani.
L'obiettivo è infatti quello di riorganizzare la macchina amministrativa per ottenere risparmi, la cui entità sarà evidente quando il sistema sarà operativo (tale riorganizzazione richiede qualche mese affinché si possa procedere alle necessarie concertazioni sindacali prima di avere una piena ed effettiva operatività).
E arriviamo così alla seconda obiezione che mi viene mossa: rispetto a tutti gli altri sindaci io avrei "saltato la coda" e proceduto alla nomina del nuovo segretario disattendendo la recente legge approvata dal Consiglio regionale in materia.
La recente LR 10/2015 ha esplicitamente previsto una disciplina in deroga per il Comune di Aosta, (comma 2, art 4 LR 10/2015), dichiarato non assoggettato all'obbligo di convenzionamento limitatamente al servizio di segreteria comunale.  Il Comune di Aosta, conseguentemente, per la nomina del segretario applica la vecchia procedura. E non potrebbe essere diversamente, in quanto il Comune di Aosta, che ha in pianta organica 9 dirigenti, è tenuto, come sottolineavo prima e diversamente da tutti gli altri Comuni, ad avviare la concertazione sindacale prevista dalla LR 22/2010 e concludere l'iter procedurale per il conferimento degli incarichi dirigenziali entro 60 giorni dall'insediamento del Sindaco (15 luglio 2015).
A ciò si aggiunga il fatto che il programma di legislatura, nel segno della discontinuità più volte annunciata in campagna elettorale, e la riduzione degli assessorati, prevista dalla recente riforma degli Enti Locali, richiedono di apportare, assieme alla Giunta e con il coinvolgimento dei dirigenti, sostanziali modifiche al modello organizzativo, che non possono prescindere dalla nomina del Segretario generale; è del tutto evidente che non avrei potuto gestire tale cambiamento in regime di prorogatio degli incarichi dirigenziali in essere.
Ovviamente sono convinto che il legislatore, nel modificare la legge sui segretari comunali abbia voluto adeguare tale normativa in seguito alla riforma degli Enti Locali che ha previsto il convenzionamento obbligatorio per il segretario comunale per tutti i comuni ad eccezione di Aosta. Non credo che tali norme siano state fatte per penalizzare Aosta: aspettare la designazione di tutti i segretari avrebbe significato invece bloccare il Comune di Aosta per diversi mesi e impedire, di fatto, la riorganizzazione della macchina amministrativa.
Con questa mia nota spero di poter essere giudicato al termine, e non prima, di questa operazione, che è complessa e, per alcuni difficile da accettare, ma che deve essere necessariamente portata avanti se vogliamo, come sempre proclamato da tutti, strutture più snelle e costi più contenuti nella Pubblica Amministrazione.