martedì 22 maggio 2012

La fine dell'Umberto...


Il predone del Nord lo definisce Gad Lerner oggi su Repubblica, e non potrebbe essere diversamente. Condivido, in particolare l'ultima frase:
Non dimentichiamolo: Bossi è stato un ministro insignificante, prima che un leader arraffone.
Ecco forse sarebbe il caso di rivedere il giudizio sulla persona politica in questione. Fiuto politico? Per cosa? Ha dominato la scena politica negli ultimi vent'anni insieme all'altro populista per eccellenza. E cosa ci lascia? Un moderno Stato efficiente e federale?
No, solo macerie ed una ricostruzione del tessuto sociale che sarà lunga e faticosa! 

lunedì 21 maggio 2012

I ballottaggi delle elezioni amministrative...



... possono essere riassunti così:

  1. Il centrosinistra in generale e il PD in particolare hanno vinto nella grande maggioranza dei comuni più grandi;
  2. La vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle a Parma e in altri centri minori come Comacchio e Mira è un dato da non sottovalutare. In particolare a Parma il candidato M5S ha triplicato i voti, passando da 17 mila a 51 mila, mentre il candidato del PD ha confermato i voti sia nel primo turno che nel secondo (circa 39 mila).
  3. Le attese vittorie di Doria e Orlando a Genova e Palermo. Nel primo caso il PD ha perso le primarie e ha vinto le elezioni con un candidato di SeL (dei 24 seggi spettanti alla coalizione vincente su 40, ben 12 però vanno al PD e 6 alla lista Doria: i democratici sono comunque determinati); nel secondo caso il PD ha perso le primarie con la Borsellino e ha perso le elezioni con Ferrandelli: qui c'è poco da dire se non che Orlando ha ancora una presa politica molto forte sulla città (ma non venitemi a parlare di rinnovamento, per favore!) e il PD paga l'incapacità di scegliere se stare con o contro il governatore Lombardo;
  4. La grave sconfitta del PdL che conserva solamente 3 capoluoghi di provincia;
  5. La scomparsa della Lega che perde 7 ballottaggi su 7.
Ora molto si può dire e molto si dirà ma alcuni commenti posso sicuramente condividerli: su Grillo e il M5S, sulla portata generale di queste elezioni, sui pronostici per le prossime elezioni politiche

E' del tutto evidente che il sistema come lo abbiamo conosciuto negli ultimi 20 anni si sta sfasciando e, soprattutto al Nord, non possiamo nasconderci che la vittoria arriva anche perché il cdx non esiste più, almeno non come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.
Preoccupa l'astensione, ma la tempo stesso può essere la carta vincente del csx e del PD: si apre una prateria che può essere attraversata in lungo e in largo solo se saremo in grado di rinnovarci nella classe dirigente ed offrire un'alternativa credibile con pochi e chiari punti programmatici.

PS: piccolo aggiornamento sul punto n. 2. Analisi dell'Istituto Cattaneo sui flussi elettorali tra il 1° e il 2° turno a Parma: qui. Questa frase, in particolare: "La capacità del candidato del Movimento 5 stelle di mobilitare gli elettori che al primo turno avevano votato per altri candidati emerge con chiarezza anche dalla tabella 3: su 100 voti a Pizzarotti, solo 1/3 è dovuto a elettori che lo avevano votato al I° turno; il restante 2/3 è dovuto a elettori che avevano votato diversamente, in primis Ubaldi (area di centro) e Ghiretti (area civica). Anche una certa quota di elettori che si erano astenuti al I° turno lo hanno votato: probabilmente elettori critici verso il sistema dei partiti riconquistati al voto dalla possibilità di successo di un candidato alternativo alla politica tradizionale."

martedì 15 maggio 2012

Per una riforma degli enti locali valdostani...

.. occorre partire da una fondamentale distinzione di diritto amministrativo:
FUNZIONE PUBBLICA: intesa come l'esercizio autoritativo di una potestà giuridica da parte dello Stato o di un altro ente pubblico. Cioè si presenta una "funzione pubblica" tutte le volte che la PA agisce mediante un potere di supremazia nei confronti del cittadino (Esempi: funzioni di polizia locale; funzioni di governo del territorio; funzioni di protezione civile; funzioni di anagrafe e stato civile; funzioni di ragioneria e contabilità; funzioni di imposizione tributaria; ecc........).
Questi compiti, irrinunciabili da parte dei comuni e dove si esplica il potere autoritativo della pubblica amministrazione, devono essere svolti da ogni ente locale indipendentemente dalla sua dimensione.
SERVIZIO PUBBLICO: inteso come una attività svolta dalla PA per il soddisfacimento degli interessi generali, sia in campo economico che in campo sociale senza la manifestazione di un potere autoritativo della PA sul cittadino. Possiamo poi ulteriormente distinguere il servizio pubblico di interesse economico ovvero privo di interesse economico (Esempi: servizio di trasporto locale; servizio sociale per anziani; servizi sociale per minori; servizio idrico integrato; servizio raccolta e smaltimento rifiuti; servizio trasporto scolastico; servizio mensa; ecc........).
In questi casi la PA si pone sullo stesso piano del cittadino, da cui ottiene un corrispettivo. 
Da sottolineare che i servizi possono anche essere esternalizzati.
L'idea di fondo dovrebbe prevedere una nuova governance delle Comunità Montane, fermo restando che, secondo me, è necessario prevedere un livello di governo intermedio tra la Regione e i Comuni.
L'attuale livello intermedio rappresentato dalle Comunità Montane non è funzionale per una serie di motivi:
dimensioni demografiche diverse tra le varie Comunità Montane: si va da poco più di 2 mila abitanti della Comunità Montana Walser agli oltre 22 mila abitanti della Comunità Montana Mont Emilius pur svolgendo tutte (quasi) i medesimi servizi e le medesime funzioni;
diversità territoriali poco compatibili all'interno delle stesse: nella Comunità Montana Grand Paradis si cerca di uniformare i servizi (vedi il servizio idrico integrato o la raccolta e lo smaltimento rifiuti) tra comuni con morfologia e problematiche troppo diversi; (vedi Sarre e Saint Pierre da una parte e i piccoli comuni delle vallate dall'altra);
si sono individuati degli ambiti ottimali sulla carta, senza nessun ragionamento logico (per esempio in base alla popolazione, ovvero alla morfologia del territorio, ecc..) e senza distinzioni differenziate a seconda dei vari servizi o delle varie funzioni.
Sorge quindi la necessità di rivedere il livello intermedio e le sue attribuzioni. Partendo dalla distinzione tra funzioni e servizi di cui sopra, credo si debba individuare un livello omogeneo e strutturato per l'esercizio in forma associata delle FUNZIONI. E tale livello omogeneo secondo me va individuato nella vallata, stante la conformazione della nostra regione.
Le nuove comunità montante, che io chiamerei Comunità di Valle (come in Trentino), dovrebbero gestire in forma associata le funzioni comunali da individuarsi tra quelle elencate all'inizio. 
Ed infatti, al fine di evitare l'isolamento dei comuni di alta montagna è necessario che ci sia una spinta ad individuare come ambito ottimale per le funzioni l'intera vallata. Ciò perché la conformazione della nostra regione contempla, normalmente, che vi siano più comuni di modeste dimensioni lungo le vallate laterali ed uno o più comuni di dimensioni maggiori all'imbocco delle stesse.
Se si lascia la libertà di associarsi ai comuni di fondovalle il rischio è che i piccoli comuni di vallata rimangano isolati, non potendo che associarsi tra loro.
Dunque: necessità di distinguere le FUNZIONI dai SERVIZI, necessità di individuare ambiti ottimali per le funzioni (che tutti i comuni devono erogare) su base di vallata, ed individuare un ente stabile e strutturato per la gestione delle funzioni in ambito di vallata (Comunità di Valle). 
Per tutti i SERVIZI, invece, analisi di ogni servizio e del suo ambito ottimale (per es. l'ambito del servizio idrico integrato può essere diverso dal servizio anziani e diverso ancora dal servizio della raccolta dei rifiuti) e utilizzo dello strumento della CONVENZIONE più semplice e più flessibile potendo così aggregarsi ad un nuovo servizio o recedervi a seconda delle necessità.